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giovedì 16 febbraio 2012

Praefatio

Nella pancia della balena. 
Nella pancia della balena ci vai e sai chi puoi incontrare. Oppure ci capiti per caso. Può anche darsi che per un'intera vita tu non ci finisca mai, e questo è un peccato.
Il più delle volte ci scivoli dentro da bambino, insieme a Pinocchio. Ma quello della Walt Disney, e allora il viaggio dura troppo poco per ricordarsene. Con Collodi è più suggestivo e divertente (specie se ci fabbrichi intorno un esame di Storia della Lingua italiana, ma questa è un'altra faccenda). Poi la Bibbia, Hobbes e Melville ti possono complicare un po' le cose, ma siamo qui per questo. (Per inciso: "complicato" non è il contrario di "semplice"; tanto più che "semplice" non è sinonimo di "divertente". Mi piacciono le sfumature).

Nella pancia della balena forse ci stavo già da qualche tempo. Senza saperlo. Poi mi ritrovo a teatro, al concerto di Vinicio, tra le costole del cetaceo. Dentro ci sono marinai, profeti, sirene, polpi d'amore, eroi, giganti e... uomini. Sono finiti tutti lì con le loro storie da raccontare. E mi sono resa conto, in definitiva, che avevo voglia di ascoltarle.

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