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venerdì 28 dicembre 2012

Corvo

Carissimo corvo,
e così sei nero e torvo,
un po' per stima
un po' per rima.
 
     Eppure ti ricordi, corvo? Eri uccello oracolare all'inizio, caro alle sibille e alle indovine, in tutte le tradizioni profeta e chiaroveggente. Difatti, quando i Greci hanno avuto la meglio nel Mediterraneo, ti hanno agganciato al loro dio premonitore per eccellenza, Apollo. Ma poteva, Il dio del Sole, avere un uccellaccio nero come simbolo e messaggero? Evidente che no. Secondo il mito, eccoti allora un bel piumaggio bianco e candido. Poi è venuto il tempo della tresca di Apollo con la bella Coronide e poi ancora il dio, sempre lui, dovendo assentarsi per un poco, ti ha messo a guardia della fanciulla stessa. Tu l'hai vista fra le braccia di un altro, l'hai rivelato al tuo padrone e ne hai ricevuto in cambio una maledizione: Apollo, per la rabbia, ti ha fatto la tintura e ti sei ritrovato tutto nero. Sei diventato l'uccello del malaugurio, corvo, porti brutte notizie. E c'è niente da dire, la cattiva sorte non fa piacere a nessuno conoscerla, né agli dei né agli uomini (che son poi fatti a loro immagine e somiglianza).
    Tu poi corvo te la vai proprio a cercare. Che oltre che nero, fai anche un verso cacofonico e giri attorno alle carogne e spilucchi gli occhi delle altre bestie. Per non parlare di Esopo, che nella sua favola fai proprio la figura del becco (a voler rimanere in tema di volatili, morali e proverbi). Coi Romani non ti è andata molto meglio, che l'onomatopea del tuo verso, cra cra, è stata associata al cras, al domani, a chi rinvia sempre: sei diventato emblema del pigro e dell'indeciso. Eppure Plinio il Vecchio ti ammirava, forse per la facilità con cui l'uomo ti può addomesticare, se ti cattura giovane, che riesce pure a farti dire alcune parole.
    Anche nella Bibbia, corvo, non ti è andata tanto bene. Sei tra gli animali immondi dei quali è proibito cibarsi, considerato l'antitesi dell'immacolata colomba e un rapace inaffidabile, dopo il tuo disdicevole comportamento con Noè (che non sei più tornato all'arca dopo che ti aveva mandato a controllare il livello delle acque post-diluvio). Nero come il peccato, il tuo cra cra inteso come il costante rinvio del pentimento, il tuo cibo preferito i cadaveri... corvo, non potevi che simboleggiare il peccatore, il maligno, l'eretico. Ma Dio è troppo buono e lascia anche a te una via di scampo. Sono infatti dei corvi quelli che portano cibo ad Elia nel deserto, e sono i tuoi piccoli che gracidano al Cielo per esser sfamati. Allora corvo ecco che rappresenti anche la schiera dei peccatori pentiti e quella dei neo convertiti.
    Ma il riscatto vero e proprio viene dalla mitologia nordica. Qui, per esempio, col tuo volo indichi dove posizionare l'esercito per la vittoria; se segui un guerriero, sei segno di buon auspicio; propizi la fondazione di nuove città. Poi la parte più importante la fai in Svezia, che lì il dio Odino, Signore dei corvi, alle volte assumeva proprio le tue sembianze per mostrarsi in pubblico. Tra l'altro c'è una figura, su un elmo, che c'è proprio Odino che davanti e dietro c'ha un corvo. E quello davanti è Huginn, pensiero, quello dietro la testa di Odino è il corvo Muninn, memoria. E questi due, Huginn e Muninn, volavano tutto il giorno per il mondo e, alla sera, spifferavano tutto a Odino. Si vede, corvo, che ce l'hai un po' nel sangue di fare la spia, che già con Coronide e Apollo... Me poi adesso mi viene in mente di Malefica, la strega della Bella Addormentata, che anche lei c'aveva proprio un corvo che attraverso il suo occhio vedeva tutto quello che succedeva.

    Niente, io alla fine me lo devo chiedere: com'è che così nero, col tuo brutto verso e con tanto che ti mangi le carogne... com'è che sei stato associato a divinità solari e/o così importanti? Com'è che c'hai tutte queste proprietà profetiche? Allora forse, mi son detta, è perché becchi gli occhi delle altre bestie... e invece il tuo occhio vale di più, ci vede meglio, tipo. Poi c'è il fatto che puoi dire delle parole... Oppure è per esorcizzarti, chessò. Dopo devo dire che ho anche letto una roba interessante: che il nero, oltre che delle tenebre e della morte, è pure il colore del ventre materno e della terra che preparano la germinazione. Allora tipo da te può nascere il destino, qualche profezia... Così avrebbe un po' più senso, credo. Comunque me mi sei simpatico, corvo!

2 commenti:

  1. Comincerò ad apprezzare i corvi d'ora in avanti, non sono così cupi come sembrano allora!

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    1. Eh, sono simpatici dai... poi io ho una predilezione strana per tutte le cose e gli esseri reietti in generale.
      Ma com'è che il tuo blog è diventato così "bianco"?

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